Che differenza c’è tra auto a metano e GPL?

L’industria dell’automotive è uno dei settori maggiormente impegnato nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sostenibili, applicabili alla mobilità privata ma non solo. Molte case automobilistiche, in tal senso, hanno da tempo intrapreso un processo di graduale elettrificazione della gamma, proponendo versioni ibride o full-electric dei modelli già in produzione. Altri produttori, invece, hanno concentrato i propri sforzi verso una proposta bi-fuel, ovvero veicoli a doppia alimentazione dotati di un sistema a gas (metano o GPL) integrato con un classico motore a combustione interna. Ovviamente, esistono alcune differenze tecniche e di performance tra le due opzioni: nel nostro approfondimento, vediamo quali sono.

 

Come funziona un’auto a metano

Un’auto a metano è un veicolo a doppia alimentazione; oltre ad un tradizionale serbatoio di benzina (di dimensioni variabili), è presente anche una bombola per lo stoccaggio del metano. Alcuni modelli di più moderna generazione sono omologati come monofuel (ovvero ad alimentazione singola), poiché il dispendio di benzina durante la marcia è quasi marginale. L’impiego del combustibile fossile, però, è necessario poiché il metano a freddo non è in grado di lubrificare adeguatamente la camera di combustione.

Dal punto di vista strettamente pratico, una vettura a metano non differisce più di tanto da una tradizionale. Il gas, come detto, è stoccato in una bombola, collegata ad un riduttore di pressione; il metano depressurizzato viene poi convogliato nella camera di combustione tramite un dosatore, così da ottenere una miscela con il giusto rapporto tra il combustibile e l’aria che entra dalle valvole di aspirazione. In termini di impatto ambientale, la doppia alimentazione benzina-metano fa sì che il veicolo non produca particelle di particolato sospeso ed abbia emissioni di anidride carbonica inferiori del 20% rispetto alle auto a motore termico tradizionali.

 

Caratteristiche tecniche di un’auto a GPL

Una vettura a GPL presenta un sistema a doppia alimentazione non dissimile da quello che equipaggia le auto a metano. Il gas (una miscela di butano e propano messa a pressione) è stoccato in un apposito serbatoio; l’impianto prevede una valvola di ritegno, un limitatore di riempimento del serbatoio (che mantiene la capacità massima all’80%) e una valvola di sicurezza. A differenza delle vetture a metano, che sono quasi sempre di serie, quelle a GPL possono essere anche ‘aftermarket’. In altre parole, l’impianto bi-fuel può essere assemblato direttamente dalla casa costruttrice oppure essere aggiunto successivamente (da tecnici specializzati e debitamente autorizzati ad implementare interventi di questo tipo). Spesso, entrambe le tipologie di auto hanno il serbatoio del GPL nella parte posteriore, al posto dello pneumatico di scorta oppure nel bagagliaio, a seconda della disponibilità di spazio.

Come il metano, anche il GPL rappresenta un tipo di combustibile più sostenibile rispetto a benzina e gasolio. La combustione dei gas di petrolio liquefatti non produce particelle inquinanti né rilascia sostanze tossiche nell’ambiente; ciò nonostante, esistono modelli di auto a doppia alimentazione dotate di un apposito filtro per catturare eventuali residui solidi ed impedire che si disperdano nell’atmosfera.

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Analogie e differenze tra alimentazione a metano e GPL

Le auto che sfruttano un sistema di alimentazione bi-fuel presentano svariate analogie ma, soprattutto in termini di costi e consumi, sussistono alcune differenze. In breve:

  • le vetture a GPL e a metano sono bi-fuel, ossia utilizzano – anche se solo parzialmente – un motore endotermico;
  • entrambe le tipologie montano un secondo serbatoio per il gas, che talvolta limita lo spazio al posteriore o la capacità del bagagliaio;
  • GPL e metano hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili fossili;
  • l’alimentazione a GPL implica consumi maggiori, compensati da un prezzo al dettaglio di gran lunga inferiore rispetto agli altri carburanti.

 

Il GPL della rete distributiva EnergasQ8

Gli utenti che scelgono di viaggiare a bordo di un’auto a GPL – approfittando delle minori limitazioni alla viabilità nelle aree urbane – possono contare sulla rete distributiva EnergasQ8, presente su tutto il territorio nazionale con decine di stazioni di servizio. I distributori sono accessibili tanto lungo le arterie viarie extraurbane quanto a ridosso delle città e dei centri abitati, rendendo agevoli le operazioni di rifornimento per spostamenti di qualsiasi tipo.

2024-10-18T13:45:35+02:00