Il serbatoio di GPL, usato per il riscaldamento delle case dove non arriva la rete del metano nazionale, è un’attività che per legge deve essere controllata regolarmente, al fine di garantirne un utilizzo in piena sicurezza. Vediamo in cosa consiste il collaudo e la manutenzione del serbatoio GPL, la sostituzione della valvola di sicurezza e ogni quanto tempo devono essere effettuate queste operazioni.
Installare un serbatoio GPL: regole preliminari
Quando si installa un serbatoio di GPL, sono eseguite una serie di prove e di collaudi per verificarne il corretto funzionamento. Nella maggior parte dei casi, essendo un’attività soggetta al controllo di prevenzione incendi, è necessario presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) ai Vigili del Fuoco, con allegata la documentazione tecnica necessaria ai fini della sicurezza antincendio. La ditta che si occupa dell’installazione del serbatoio si occupa in genere anche di eseguire queste pratiche. Per conoscere meglio tutte le altre informazioni leggi il nostro articolo relativo all’installazione di un serbatoio GPL.
Successivamente, l’impianto deve subire dei regolari controlli per garantire in qualsiasi momento e condizione d’utilizzo un funzionamento corretto e prestazioni ottimali di un impianto a gas. Le operazioni previste durante questi interventi tecnici sono fondamentali sia per risparmiare sia per ragioni di sicurezza. Tra di esse, è prevista la verifica dei principali parametri funzionali e meccanici per prevenire o risolvere malfunzionamenti. Si tratta di operazioni che non richiedono molto tempo, ma che garantiscono le condizioni ottimali dell’impianto. Per verificare il piano di manutenzione del serbatoio GPL, è possibile consultare il manuale utente consegnato al termine dell’installazione.
Ogni quanto si effettua la manutenzione del serbatoio GPL?
Secondo il D.Lgs 11 febbraio 1998, n.32, i serbatoi di GPL devono essere sottoposti ad un esame visivo per verificare gli accessori di sicurezza e i relativi sistemi di protezione previsti dalla normativa. Il controllo serve a certificare il regolare stato di conservazione sia del bombolone GPL sia dei suoi accessori di sicurezza. Al termine della visita, se questa non ha riscontrato anomalie, un tecnico specializzato compila e rilascia il modulo di Certificazione di manutenzione del serbatoio GPL.
In generale, il serbatoio di GPL deve essere sottoposto a una visita annuale da parte della società di distribuzione che gestisce il serbatoio. Nel caso di bomboloni interrati, è necessario verificare soprattutto il potenziale di protezione catodica. In questi casi è presente un sistema, chiamato di protezione catodica, che serve a garantire una migliore protezione dalla corrosione per 20 anni anche in un terreno aggressivo. Nei pressi dell’impianto di GPL sono messi a disposizione anche degli estintori. Questi devono essere sottoposti a verifiche periodiche, come previsto dalla normativa.
Chi può effettuare la manutenzione del serbatoio GPL?
L’addetto al controllo che esegue la manutenzione del serbatoio GPL e firma il certificato può essere un tecnico o un incaricato dell’azienda distributrice, che abbia l’adeguata qualificazione. In occasione del rifornimento, il controllo può essere effettuato anche dall’autista dell’autocisterna. Purché abbia la qualificazione per svolgere tale attività. Infatti, il soggetto deve essere appositamente addestrato come previsto dalla “regola tecnica di prevenzione incendi per l’installazione e l’esercizio dei depositi di GPL con capacità complessiva non superiore a 13 metri cubi” allegata al D.M. del 14 maggio del 2004.
La maggior parte dei serbatoi GPL sono concessi in comodato d’uso gratuito al cliente. L’azienda rimane proprietaria del bombolone e ne assicura sia l’installazione sia il servizio di manutenzione del serbatoio GPL stesso. Invece, quando il serbatoio è di proprietà del cliente, si stipula un contratto di almeno due anni per la sua manutenzione. La ditta può essere la stessa che fornisce il GPL oppure una società esterna del settore.
Il certificato di integrità e la sostituzione del serbatoio
Infine, è prevista una verifica ogni 10 anni del serbatoio di GPL. Questo controllo, relativo a serbatoi con capacità inferiore a 13 m3, serve a valutare l’idoneità all’esercizio del serbatoio GPL, verificando l’integrità strutturale dello stesso. In seguito alla verifica il tecnico compila e rilascia al cliente la certificazione prevista dalle norme vigenti.
Per quanto riguarda i serbatoi interrati, la procedura del controllo non prevede la sua perché può essere eseguita con diverse tecniche non invasive. Tra le metodologie, esistono quelle a ultrasuoni, con correnti indotte, oppure anche con un metodo di emissione acustica, chiamato in gergo prova EA. In generale, un bombolone GPL ha una vita utile di 20-30 anni a seconda della tipologia e deve essere sostituito quando non supera i controlli.