In tour con Energas lungo la “Costa degli Dei”, tra Tropea e Pizzo Calabro

La Calabria è una delle principali mete turistiche estive, grazie soprattutto alle numerose località balneari presenti lungo il versante tirrenico. La costa calabrese, però, ha molto da offrire, non solo per quanto riguarda il turismo balneare: in collaborazione con Alessia Cipolla, scopriamo alcuni dei borghi più suggestivi che caratterizzano la “Costa degli Dei”.

L’itinerario può essere percorso spostandosi in auto; in tal caso, per ottimizzare i costi del viaggio e ridurre le spese del carburante, è possibile fare rifornimento di GPL nelle stazioni di servizio Energas. Quelle più vicine si trovano a Pizzo Calabro (S.S. 18 Contrada Calamaio) e Ricardi (S.S. Spilinga-Tropea); raggiungendo il versante tirrenico dalla Puglia o dalla Basilicata, si può fare rifornimento anche a Cassano all’Ionio (S.S. 106 raddoppio al km. 26+824) oppure a Corigliano Calabro (ex S.S. 106 Jonica Km. 361+765).

Pizzo Calabro

Per i visitatori provenienti da Nord, l’itinerario alla scoperta di uno dei tratti più suggestivi della costa tirrenica non può che cominciare a Pizzo (meglio nota come “Pizzo Calabro”). Questi è raggiungibile tramite l’Autostrada A2 del Mediterraneo, dalla quale bisogna immettersi sulla SP5 a Sant’Onofrio, per poi proseguire fino a Pizzo. Chi arriva dal versante adriatico, invece, può percorrere la SS96 (da Bari ad Atena Lucana) oppure prendere la SS10 fino a Palagiano; da qui si può proseguire sulla SS106 Jonica seguendo la E90 fino a Pizzo.

Questo piccolo borgo marinaro che sorge in cima ad un promontorio segna l’inizio della Costa degli Dei, che include quasi tutto il tratto marittimo della provincia di Vibo Valentia. Secondo alcuni venne fondato durante il periodo della Magna Grecia ma, in realtà, le prime tracce di un insediamento stabile risalgono al 14° secolo.

Ciò nonostante, il borgo – che conta meno di diecimila abitanti – ha una storia piuttosto ricca, testimoniata dai diversi luoghi e monumenti di interesse culturale. Tra questi spicca il maniero aragonese dove nel 1815 venne imprigionato e giustiziato Gioacchino Murat (cognato di Napoleone che, nel 1808, lo aveva proclamato Re di Napoli); ribattezzato “Castello Murat”, è visitabile tutto l’anno e ospita diverse ricostruzioni storiche dei tragici eventi di quel periodo. Inoltre, per la posizione particolarmente favorevole, offre una spettacolare vista panoramica sul Golfo di Sant’Eufemia.

Tra i monumenti più suggestivi di Pizzo vi è la Chiesa di Piedigrotta; la leggenda, riportata dal portale ufficiale del sito, narra che “un veliero con equipaggio napoletano fu sorpreso da una violenta tempesta. I marinai si raccolsero nella cabina del Capitano dove era custodito il quadro della Madonna di Piedigrotta e tutti insieme iniziarono a pregare facendo voto alla Vergine che, in caso di salvezza, avrebbero eretto una cappella e l’avrebbero dedicata alla Madonna”. I marinai, sopravvissuti al naufragio, portarono a riva un’effige della Madonna, che collocarono all’interno di una cappella scavata nel tufo. A partire dal 1880, l’artista locale Angelo Barone si dedicò all’ampliamento della cappella originaria; fu poi il figlio Alfonso a completare l’opera, conferendo alla Chiesa la conformazione attuale.

 

Tropea, la Perla del Tirreno

Il tour lungo la Costa degli Dei può proseguire sulla SS522 fino a Tropea, distante poco più di 40 km. Il comune conta poche migliaia di abitanti ed è suddiviso nettamente in due: il centro storico (sviluppatosi su di una rupe a strapiombo sul mare) e la Marina, dove si trovano le spiagge e il porto. Inserita nel circuito de “I borghi più belli d’Italia”, Tropea è famosa per la cipolla rossa (prodotto a denominazione IGP), oltre ad essere una meta molto gettonata per il turismo balneare, grazie alle spiagge bianche bagnate da un mare cristallino.

Naturalmente, il borgo offre anche molti luoghi di interesse culturale. La Cattedrale di Maria Santissima di Romania (patrona di Tropea), risalente al periodo normanno, è certamente uno di questi, assieme al Santuario di Santa Maria dell’Isola, eretto su una rupe lungo la spiaggia cittadina, un tempo circondata dal mare. L’origine della Cattedrale è incerta, ma probabilmente fu eretta in epoca bizantina, tra il 6° e il 9° secolo.

2023-04-17T00:28:49+02:00