Il GPL è un carburante, composto principalmente da propano e butano, ampiamente utilizzato in ambito domestico, in special modo per l’alimentazione degli impianti di riscaldamento e i piani cottura delle cucine. Rispetto ad altre soluzioni, offre diversi vantaggi – tanto in termini prestazionali quanto economici – ma, al contempo, l’implementazione di un apparato a GPL impone il rispetto di parametri tecnico normativi ben precisi. Ciò vale soprattutto per chi sceglie di installare un serbatoio per servire gli impianti della propria abitazione: di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.
I vantaggi del GPL
I “gas di petrolio liquefatti” (GPL) possiedono una serie di caratteristiche per cui ben si adattano all’impiego domestico, tanto da rappresentare la principale alternativa al metano. In aggiunta, garantisce una serie di vantaggi:
- è un combustibile facilmente reperibile;
- ha un potere calorifico e un rendimento termico più elevati rispetto al metano;
- è di facile reperibilità;
- è molto versatile, in quanto è adatto ad utilizzi ed impianti diversi (riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria, alimentazione di piani cottura);
- facile da stoccare e trasportare;
- gli impianti alimentati a GPL richiedono poca manutenzione.
Rispetto per l’ambiente
Altra caratteristica distintiva del GPL è il basso impatto ambientale, grazie ad emissioni inquinanti inferiori rispetto ad altre fonti energetiche, soprattutto i combustibili fossili. In particolare, la combustione di questo tipo di gas determina emissioni di CO2 per unità di energia inferiori a quelle di petrolio (81%) e carbone (70%); in aggiunta, la combustione del GPL determina una riduzione delle emissioni di particolato nell’atmosfera rispetto agli idrocarburi ad alto peso molecolare. Ragion per cui, questo tipo di gas – se utilizzato per alimentare riscaldamenti, stufe e fornelli – consente complessivamente di ridurre le emissioni inquinanti degli impianti domestici.
Installazione e utilizzo del GPL
Come già accennato, il GPL costituisce l’alternativa più comune, in particolar modo in zone non servite dalla rete di distribuzione del metano. Per poterlo utilizzare in casa, è necessario installare un serbatoio all’esterno dell’unità abitativa, così da stoccare in maniera sicura il gas – anche in grandi quantità – che alimenta gli impianti domestici.
Il serbatoio può essere collocato sotto terra o fuori terra; la maggior parte dei modelli in commercio ha una capacità che può essere di 1000 litri (sia orizzontale che verticale), 3000 o 5000 litri, anche se ne esistono di più piccoli (200 o 300 litri). I lavori di installazione devono essere preceduti dalla presentazione della SCIA, il certificato che attesta la conformità del serbatoio rispetto alle norme antincendio, per serbatoi di categoria B o C (ossia quelli che hanno un peso superiore a 300 kg o una capacità di almeno 5 m3).
Naturalmente, il serbatoio è solo una delle componenti che formano l’apparato di distribuzione del GPL; in fase di messa in opera, il contenitore deve essere equipaggiato con erogatore, indicatore di pressione, indicatore di livello con galleggiante, valvola di sicurezza e riduttori di pressione, oltre alle tubazioni di collegamento.
Per quanto riguarda l’utilizzo del GPL a casa, le opzioni sono molteplici:
- in cucina, per alimentare i fuochi del piano cottura;
- per la produzione di acqua calda sanitaria mediante una caldaia a gas;
- per il riscaldamento dei vari ambienti domestici.
Affidabilità e servizio Energas
La sicurezza di un impianto domestico a GPL può essere ottimizzata affidandosi ad un fornitore specializzato come Energas. Questa scelta garantisce non soltanto la possibilità di utilizzare un combustibile ad elevato rendimento a fronte di prezzi concorrenziali ma anche di beneficiare di una serie di servizi che Energas riserva ai propri clienti. In particolare, è possibile usufruire di rifornimenti periodici a domicilio per il proprio serbatoio di GPL nonché dell’assistenza tecnica garantita da personale specializzato.