Utilizzo del gas in cucina e sicurezza domestica: cosa c’è da sapere

Il gas è il principale combustibile impiegato in ambito domestico e residenziale; viene utilizzato soprattutto in cucina e per la produzione di acqua calda sanitaria. Economico ed efficiente, richiede però impianti e sistemi di gestione in grado di garantire un elevato standard di sicurezza e funzionalità, nel rispetto delle normative di settore e dei parametri tecnici individuati dalle regolamentazioni nazionali e comunitarie. Ciò rappresenta un presupposto precauzionale imprescindibile, che serve a limitare al massimo il verificarsi di incidenti in relazione all’impiego del gas in cucina e non solo. Vediamo, di seguito, quali sono gli accorgimenti da mettere in atto a scopo preventivo, sia dal punto di vista tecnico sia per quanto concerne l’utilizzo quotidiano.

Cause e rischi degli incidenti domestici

Le principali cause di guasti e malfunzionamenti che possono provocare incidenti domestici sono sostanzialmente tre:

  • manutenzione carente o assente dell’impianto;
  • errori e criticità di progettazione e realizzazione degli impianti;
  • utilizzo errato, imprudente o poco accorto del gas.

Tali fattori rappresentano un rischio per la salute e l’incolumità degli inquilini della casa, in quanto aumentano le possibilità che possano verificarsi incidenti di vario tipo; in particolare, i pericoli più concreti sono costituiti da incendi, esplosioni, fughe di gas (con conseguente intossicazione) nonché dall’esposizione ai prodotti della combustione (in special modo il monossido di carbonio), particolarmente nocivi per la salute.

Prevenzione attraverso installazione e manutenzione corrette

Per prevenire qualsiasi rischio di incidente, è necessario che l’impianto a gas sia progettato e realizzato da una ditta specializzata e da tecnici qualificati. La normativa di riferimento (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 gennaio 2008, n. 37), riguardante gli “impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze”, inclusi quelli per la “distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo”, possono essere modificati, ampliati, ristrutturati solo da imprese abilitate, i cui tecnici siano in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali. Gli interventi possono essere implementati sulla base di un progetto redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta”.

Il motivo è semplice: a seconda della tipologia di impianto è necessario adottare una soluzione tecnica specifica, nonché conforme alle normative vigenti. I piani cottura, ad esempio, devono disporre di un dispositivo di aerazione/ventilazione, preferibilmente con scarico verso l’esterno o, in alternativa, un apparato per il ricircolo dell’aria adeguatamente dimensionato.

Circa l’installazione di generatori di calore a gas, invece, va tenuto conto del funzionamento degli stessi. Le stufe catalitiche (generatori di Tipo A) aspirano l’aria per la combustione e scaricano i gas direttamente all’interno del locale; pertanto non possono essere installate nei monolocali o nelle camere da letto. Le stufe a gas, così come quelle scaldacqua a camera aperta, rientrano nei generatori di Tipo B; poiché scaricano i gas all’esterno, devono essere installate predisponendo aperture di ventilazione di dimensioni adeguate. Infine, i generatori di Tipo C, come le stufe a camera stagna, che prelevano aria dall’esterno e scaricano i gas al di fuori del locale, non necessitano di apparati di ventilazione ma vanno installati in ambienti ben areati o con possibilità di favorire il ricircolo dell’aria. Eventuali bombole di GPL devono essere collocate all’esterno dell’abitazione, in apposite nicchie in muratura, e collegate agli impianti interni con tubazioni aperte verso l’esterno e a tenuta stagna verso l’interno. Più in generale, gli interventi a carico degli impianti a gas vanno affidati a personale specializzato anche per l’utilizzo di tubazioni conformi alla disciplina di riferimento (UNI 7140 per quelli in gomma e UNI 1353 per quelli in acciaio).

Ogni impianto, anche se realizzato a regola d’arte, necessita anche di una costante manutenzione, al netto dei controlli periodici effettuati da ditte o tecnici specializzati. In particolare, è consigliabile tenere sempre puliti i bruciatori del piano cottura; lo stesso dicasi anche per i condotti di aerazione e ventilazione dei locali interni.

Buone abitudini per l’utilizzo sicuro del gas

Alla manutenzione precauzionale vanno abbinati alcuni accorgimenti che, su base quotidiana, contribuiscono a ridurre al minimo i rischi di incidenti. Se si esce di casa, non solo per lunghi periodi, è bene chiudere la valvola di alimentazione dell’impianto (o della bombola) mentre durante la preparazione dei cibi non bisogna allontanarsi per troppo tempo dal piano cottura. Inoltre, non vanno riempite eccessivamente le pentole: i liquidi al loro interno, superato il punto di ebollizione, possono debordare e spegnere la fiamma, con conseguente erogazione di gas che potrebbe saturare l’ambiente.

La fornitura di GPL Energas

Per garantire affidabilità e funzionalità ottimali degli impianti domestici, occorre utilizzare un combustibile sicuro, come quello delle forniture di GPL Energas. Si tratta di un prodotto di alta qualità, dal notevole rendimento e disponibile a tariffe concorrenziali; i consumatori che scelgono di affidarsi a Energas possono, inoltre, usufruire di servizi accessori quali la consegna a domicilio delle forniture, il rifornimento periodico dei serbatoi e l’assistenza professionale garantita da tecnici specializzati.

 

2023-08-28T16:52:25+02:00